Claudia Benatti usa questo come prova dei danni da vaccino non communicati ai genitori, e lascia intendere che il vaccino in questione possa creare più problemi di quelli che previene.
Leggendo il testo integrale della pubblicazione si scopre che si trattava di un cosiddetto cluster di eventi avversi che si è verificato in bambini che erano stati vaccinati all'ASL SA2. Cioè tra il 16 aprile al 12 maggio 2003 sono stati presentati al pronto soccorso 8 bambini che erano stati vaccinati con l'esavalente Hexavac. Erano bambini fra 2 e 12 mesi di età e fra l'iniezione e l'inizio dell'evento avverso sono passati tra 1 a 12 ore. Gli eventi sistemici più frequenti fra questi 8 casi erano irritabilità/pianto inconsolabile e febbre mentre fra gli eventi locali i più frequenti erano indurimento, gonfiore e rossore nella zona dove era stata fatta la puntura.
Gli autori della pubblicazione non "ammettevano" ma criticavano il fatto che nel foglietto illustrativo mancava l'indicazione della frequenza in cui questi eventi avversi accadono dopo il vaccino. Si lamentano che solo dopo aver controllato tramite Internet nei siti sulla farmacovigilanza hanno potuto capire che non si trattava di un segnale che la partita del vaccino usato possa essere difettosa (infatto dopo le 8 segnalazioni avevano subito sospeso la somministrazione ad altri bambini per precauzione) ma di eventi conosciuti e frequenti dopo questo tipo di vaccino. Dicono che se fosse stato scritto la frequenza avrebbero capito subito che non era il caso di sospendere la somministrazione del lotto di vaccino perché avrebbero saputo, senza lunghe richerche e perdite di tempo, che sia il tipo di reazione che la frequenza rientravano in quello atteso per questo tipo di vaccino.
Claudia Benatti non chiarisce nel suo libro che qui non si tratta di gravi danni permanenti da vaccino ma inserisce l'avvenimento in un contesto in cui cerca di far credere che i vaccini sono più pericolosi delle malattie che prevengono. Infatti, dalla prima all'ultima pagina del libro tenta di mettere le vaccinazioni e chi vaccina in una cattiva luce.
L'irritabilità, il pianto inconsolabile, la febbre, il gonfiore e il rossore del punto dove è stata fatta l'iniezione, anche se non piacevoli, passano senza sequele e sono rischi che vanno confrontati con i rischi infinitamente maggiori delle malattie stesse dai quali il vaccino protegge (tetano, difterite, polio, pertosse, epatite B HIB). Questi possono uccidere i bambini e già solo i sintomi "normali e attesi" della malattia con decorso senza complicazioni e tutti i disagi che provocano (terapia intensiva etc.) sono immensamente peggiori.
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