PESCATO NELLA RETE


La sicurezza del vaccino esavalente


= citazione di un antivaccinista        = il mio commento


Occorre infatti sempre tenere a mente il rapporto rischi/benefici: se infatti, per una determinata patologia, il numero di bambini che hanno subito danni o sono deceduti a causa del vaccino disponibile è maggiore o uguale a quello dei bambini preservati dalle complicanze della malttia, allora è evidente che la strategia vaccinale richiede una profonda revisione. Questo rapporto sarà difficilmente ponderabile fino a quando non si faranno una seria valutazione, registrazione e analisi prospettica dei dati relativi alle reazioni avverse. Purtroppo le informazioni in questo senso sono carenti, come si può evincere da alcuni esempi. (qui viene l'esempio già da me commentato qui).

E ancora: nell'aprile 2005 sulla rivista scientifica "Vaccine" viene pubblicato un intervento di tre medici del servizio epidemiologico dell'ASL Salerno 2 dove si legge che otto bambini erano stati visitati nelle sale d'emergenza dell'ospedale di Salerno dopo avere ricevuto il vaccino esavalente (sei antigeni in un'unica iniezione: antipoliomielite, antidifterite, antitetano, antiepatite B, antihaemophilus B, antipertosse). Gli autori hanno asserito che questi otto casi rientravano nell'atteso, cioè se li aspettavano, rientravano in quello che era stato previsto. Questa informazione è stata forse fornita ai genitori? Per di più i tre medici hanno ammesso come il foglietto illustrativo italiano del vaccino in questione fosse assolutamente inadeguato a fornire informazioni necessarie e sufficienti agli operatori. Figuriamoci alle famiglie.

Panico, Caporale, Attena - Adverse events following hexavalent vaccine (Hexavac): knowledge and informative sources, Servizio di epidemiologia ASL SA2, in "Vaccine", 22 aprile 2005; 23(22): 2841-3

Pagina 10 del libro "Vaccinazioni tra scienza e propaganda" Claudia Benatti, Franco Ambrosi, Carla Rosa - Editore Il leone verde - prima edizione 2006



Claudia Benatti usa questo come prova dei danni da vaccino non communicati ai genitori, e lascia intendere che il vaccino in questione possa creare più problemi di quelli che previene.

Leggendo il testo integrale della pubblicazione si scopre che si trattava di un cosiddetto cluster di eventi avversi che si è verificato in bambini che erano stati vaccinati all'ASL SA2. Cioè tra il 16 aprile al 12 maggio 2003 sono stati presentati al pronto soccorso 8 bambini che erano stati vaccinati con l'esavalente Hexavac. Erano bambini fra 2 e 12 mesi di età e fra l'iniezione e l'inizio dell'evento avverso sono passati tra 1 a 12 ore. Gli eventi sistemici più frequenti fra questi 8 casi erano irritabilità/pianto inconsolabile e febbre mentre fra gli eventi locali i più frequenti erano indurimento, gonfiore e rossore nella zona dove era stata fatta la puntura.

Gli autori della pubblicazione non "ammettevano" ma criticavano il fatto che nel foglietto illustrativo mancava l'indicazione della frequenza in cui questi eventi avversi accadono dopo il vaccino. Si lamentano che solo dopo aver controllato tramite Internet nei siti sulla farmacovigilanza hanno potuto capire che non si trattava di un segnale che la partita del vaccino usato possa essere difettosa (infatto dopo le 8 segnalazioni avevano subito sospeso la somministrazione ad altri bambini per precauzione) ma di eventi conosciuti e frequenti dopo questo tipo di vaccino. Dicono che se fosse stato scritto la frequenza avrebbero capito subito che non era il caso di sospendere la somministrazione del lotto di vaccino perché avrebbero saputo, senza lunghe richerche e perdite di tempo, che sia il tipo di reazione che la frequenza rientravano in quello atteso per questo tipo di vaccino.

Claudia Benatti non chiarisce nel suo libro che qui non si tratta di gravi danni permanenti da vaccino ma inserisce l'avvenimento in un contesto in cui cerca di far credere che i vaccini sono più pericolosi delle malattie che prevengono. Infatti, dalla prima all'ultima pagina del libro tenta di mettere le vaccinazioni e chi vaccina in una cattiva luce.

L'irritabilità, il pianto inconsolabile, la febbre, il gonfiore e il rossore del punto dove è stata fatta l'iniezione, anche se non piacevoli, passano senza sequele e sono rischi che vanno confrontati con i rischi infinitamente maggiori delle malattie stesse dai quali il vaccino protegge (tetano, difterite, polio, pertosse, epatite B HIB). Questi possono uccidere i bambini e già solo i sintomi "normali e attesi" della malattia con decorso senza complicazioni e tutti i disagi che provocano (terapia intensiva etc.) sono immensamente peggiori.


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